Oggi 21 marzo: viva la poesia


T’ho partorito fanciullo e amante
Io donna di fuoco e carne
Ho inscritto nel tuo ventre molle
e piatto muschio denso e vorace
vertigini d’altezze e innevati picchi
di desiderio ho creato geometrie
di colori inesistenti ho bevuto
umori e sapori alla tua pelle

T’ho partorito fanciullo e amante
mio gioco e mio diletto
e non eri che desiderio
confine e limite di me a me stessa
sfinimento di pensieri

(Clara Serra, Mi chiamavi la mia grande, Passione Scrittore 21.03.2024 p.32)

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